Al ritorno delle vacanze estive, il primo periodo di scuola è bene dedicarlo ad una materia molto importante e poco conosciuta: il Disegno di Forme. Un’arte introdotta nel campo pedagogico ed educativo da Rudolf Steiner, in cui l’elemento fondamentale è la linea, intesa come traccia del movimento.

Parliamo di un rinnovamento dell’antica Ars Lineandi, la cui origine possiamo far risalire agli albori della civiltà. Evolutasi in un percorso che va dall’arte megalitica a quella greca, dall’arte medievale all’arte contemporanea, è giunta ai giorni nostri e chiede di esser approfondita e studiata.

E’ un percorso che il bambino inizia in prima elementare, sin dal primo giorno di scuola.
Si comincia così, con una linea retta e una linea curva. Queste linee vanno camminate, sperimentate con il proprio corpo, tracciate in aria, in terra, sul foglio e infine sul quaderno.

Il movimento che il bambino sperimenta, che ha vissuto e di cui si è compenetrato, diviene un segno tangibile e visibile sul foglio bianco del quaderno. È divenuto forma.
È importante che il bambino senta nascere le forme dal movimento.

Provate a tracciare una linea retta davanti a voi e osservate, cercate di sentire la qualità del gesto.

La linea retta ha una specifica direzione. Non è un segmento compreso tra due punti, ma bensì proviene da una zona remota e impercettibile, passa davanti a noi per poi andarsene lontano senza darci la possibilità di trattenerla.

Quando il bambino la cammina e la traccia con la mano, partendo dall’alto per andare verso il basso, esegue un chiaro e preciso movimento. Egli sperimenta la verticalità che congiunge il cielo alla terra. Il bambino la vede passare davanti ai suoi occhi e la sente scorrere dentro di sé. Come un raggio di sole scende dall’alto, passa attraverso il capo, il tronco ed esce dalla pianta dei piedi, raggiungendo le profondità della terra.

Questa linea quasi sfugge, va controllata. Sono necessarie concentrazione e volontà per gestirne il movimento. Quando il bambino la sperimenta si sente attratto da tutto ciò che fuori da lui si muove, vive e si trasforma. Rischia di perdersi nel movimento e per questo c’è bisogno di una forte volontà per gestirla.

Linea retta e linea curva si pongono così come principi archetipici che hanno a che vedere con la polarità pensare-volere. Esercitandosi a disegnare delle belle linee rette e curve, il bambino imparerà ad apprezzare l’armonia e la bellezza delle forme.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:

Kutzli R., Il creativo disegno di forme, Natura e Cultura Editrice, Alassio, 2004

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