In un piccolo villaggio, ai margini di un bosco, viveva una bambina di nome Karima. Un caldo giorno d’estate la mamma le chiese di andare a raccogliere alcune piante preziose dai piccoli fiori gialli. La bambina, felice del compito assegnatole, si addentrò tra i grandi alberi del bosco. Presa dall’emozionante avventura, non si accorse che il giorno volgeva a termine e presto giunse la notte.

La bambina si era persa e non sapeva come poter riprendere la strada che l’avrebbe ricondotta a casa. Si sedette così sotto una grande quercia e, presa dallo sconforto, si rannicchiò su se stessa chiudendo gli occhi per paura di vedere nell’oscurità. Pianse e nulla sembrava poterla consolare in quella solitudine che mai aveva provato prima di allora.

Una lucciola si trovava a passare da quelle parti, quando vide la bambina si fermò ai suoi piedi e le disse “Cosa ci fai nel bosco da sola in piena notte?”
Karima non si era accorta del piccolo insetto. Quando alzò la testa per vedere chi le stava rivolgendo quelle parole, rimase incantata nell’accorgersi di quella piccola luce che illuminava il buio della notte.

“Mi sono persa e non so come tornare a casa dalla mia famiglia.” disse la bambina singhiozzando e chiese “Tu che cosa sei? Sei forse un essere fatato o uno spirito della notte?”
“Io sono una lucciola e porto in me la luce della luna. Se vorrai potrò aiutarti a ritrovare la strada di casa.” rispose il piccolo insetto.

Karima accettò l’aiuto della piccola lucciola, riuscì a ritrovare la via del ritorno e giunte al limite del bosco si salutarono.

“Sei stata un’amica preziosa e ti sono grata per il tuo aiuto. Sei molto fortunata ad avere nel tuo corpo la luce della luna!” disse la bambina.
“È vero è una fortuna la mia, ma voglio dirti una cosa importante. Anche l’uomo se vuole può accendere una luce dentro di sé. È la luce del sole, che dona vita e calore, ed è custodita nel tuo cuore.” disse la lucciola. “Dici sul serio? Come faccio ad accenderla?” chiese curiosa Karima.

“La luce del cuore la potrai accendere solo con la tua volontà e se sarai disposta ad amare!” così dicendo la lucciola salutò la bambina e svanì nella notte.

Karima rimase per qualche attimo con lo sguardo fisso nel buio del bosco, poi si voltò e tornò a casa dalla sua famiglia felice e contenta.

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Questa storia prende ispirazione da una filastrocca di Lina Schwarz dal titolo “Il bambino e la lucciola”.

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