Il paradigma che ci auspichiamo sorga nell’organizzazione sociale è quello che rispetta le funzioni e caratteristiche delle tre differenti “sfere” che la compongono, riportando ordine e attribuendo un preciso significato agli ideali illuministici della rivoluzione francese, riconoscendo alla:
Sfera culturale-spirituale (LIBERTÀ) lo sviluppo dei talenti e capacità del singolo individuo a vantaggio della collettività.
Sfera giuridica (UGUAGLIANZA) la tutela dei diritti e doveri dei cittadini.
Sfera economica (FRATELLANZA) lo scambio di merci e servizi per garantire a tutte le persone ciò di cui hanno bisogno.
Nell’aspetto polare, degenerato e unilaterale di oggi invece abbiamo che:
la sfera culturale-spirituale porta al DOGMATISMO
la sfera giuridica cade nell’IDEOLOGIA
la sfera economica ci confina nel CAPITALISMO FINANZIARIO GLOBALIZZATO
Ogni sfera tende a prendere competitivamente il sopravvento sulle altre e quando vi riesce i risultati per le persone sono disastrosi. Facciamo alcuni esempi delle risultanti unilateralità:
Nelle Repubbliche islamiche è la sfera culturale-spirituale a controllare le altre due.
Nello Statalismo l’elemento burocraticoideologico porta la sfera giuridica a soffocare le altre due sfere, impedendo la loro autonomia e crescita.
Nel Capitalismo finanziario speculativo l’unico scopo è il profitto e l’unico vero benessere è quello materiale. Purtroppo il tornaconto personale, prima o poi, inevitabilmente porta miseria e caos sociale.
Quando le unilateralità contaminano il mondo dell’educazione, si manifestano così:
• L’unilateralità spirituale crea scuole confessionali.
• L’unilateralità giuridica crea le scuole statali.
• L’unilateralità economica crea le scuole d’elite (o “diplomifici”).
Quanto premesso è il cuore pulsante di un tema oggi molto dibattuto: la Sovranità Popolare.
Stiamo vivendo sicuramente un’altra epoca di passaggio anche a causa della crisi che sta coinvolgendo l’intera società ed è per questo che dobbiamo avere il coraggio di riformulare i paradigmi che fino ad oggi abbiamo ritenuto incrollabili. In questi ultimi anni si sente parlare quasi quotidianamente di sovranità popolare, monetaria, territoriale, alimentare e rinunciando alle distorsioni unilaterali sopra descritte, crediamo sia giunto il momento di dover cominciare a parlare esplicitamente anche di sovranità educativa.