Senza giochi? E che cosa fanno tutto il giorno i bambini nell’asilo nel bosco? Questa è la domanda che mi viene spesso posta quando racconto di aver lavorato in una scuola nel bosco in Germania.
In realtà posso assicurare di non aver mai visto un bambino annoiarsi. I giochi? Se li costruivano loro! C’era un angolo nel bosco con un tavolo in cui ogni giorno veniva allestita la “zona con gli attrezzi”: attrezzi veri e propri. I bambini avevano la possibilità di costruire, con ciò che offriva l’ambiente, tutto quello che desideravano.
Mi ricordo di una bambina che, ogni giorno per una settimana intera, ha voluto costruire un arredo per la casetta delle bambole che le avevano regalato per Natale: tavolo, sedie, letto e così via. Le si leggeva in viso la felicità che provava nel poter portare a casa ciò che aveva realizzato lei stessa senza il bisogno di dover chiedere ad un adulto: “Me lo compri?”.
Non potevano di certo mancare macchinine, aerei, animaletti e pupazzi vari che venivano realizzati quotidianamente. Inizialmente la cosa aveva lasciato perplessa anche me: non ero abituata a vedere un bambino di appena tre anni prendere in mano una sega per tagliare un pezzo di legno e costruire ciò che aveva in mente. Nel progettare la costruzione di un gioco si doveva fare i conti con tanti ostacoli posti sia dagli attrezzi che dal materiale. Così abbiamo imparato che ci sono tipi di legno “più simpatici” perché facili da lavorare e altri più compatti che rendono la lavorazione più faticosa. Allo stesso tempo non tutti gli attrezzi sono sempre utili: i bambini sapevano bene che per far girare l’elica di un elicottero, dovevano usare chiodi lisci anziché a vite. A volte ci si rendeva conto che il tipo di legno scelto non poteva essere lavorato con gli strumenti che avevamo a disposizione e allora si doveva ricominciare da capo ed era quella la parte più divertente: riuscire a realizzare un progetto, superando le difficoltà e ricevendo in cambio una grande soddisfazione.
Nell’asilo nel bosco la cura passa anche attraverso gli oggetti realizzati e del valore che viene dato sia al processo che al prodotto.
Dalle loro mani nascevano oggetti carichi di storia, emozioni e amore che di sicuro non sarebbero finiti facilmente nel cesto dei giochi confezionati ricevuti per regalo e presto dimenticati. Si trattava di un vero e proprio allenamento della fantasia e della creatività: giorno dopo giorno, da un semplice bastone nascevano gli oggetti più inaspettati.
Giulia Magrini