Appunti di un maestro corsaro/27
25 Settembre 2018
Ieri la mattinata si preannunciava all’insegna del maltempo ma, dopo una leggera pioggia alle prime luci dell’alba, il cielo si è aperto e con i piccoli marinai della Scuola del Mare ci siamo incontrati in spiaggia, come è nostra abitudine.
Il vento di scirocco soffiava ingrossando il mare e, ad un centinaio di metri dalla riva, stormi di gabbiani cercavano cibo volando rasenti le increspature delle onde.
Sul piccolo molo c’erano i soliti pescatori mattinieri, che pazienti attendono l’incurvarsi delle loro canne. Sulla battigia una moltitudine di sassi, conchiglie e vetrini che sempre attraggono i piccoli cercatori di tesori.
Uno scenario meraviglioso. Nel contemplare il mare ciò che i nostri occhi vedono non è mai uguale.
L. ci ha fatto un bel regalo. Ha portato a scuola un libro illustrato dal titolo “Giordano del faro”*.
Ci siamo immersi nella lettura di questa dolce storia, arricchita da bellissime illustrazioni. Trasportati in un luogo solitario, tra mondo onirico e reale, i bambini hanno conosciuto Giordano e, come lui, si sono posti una profonda domanda: “Chi c’è di là dal mare?”
Alcuni marinai non riuscivano proprio ad immaginarselo…“Io non lo so cosa c’è al di là del mare…”
“Al di là del mare c’è la Germania!” dice sicuro di sé G. e L. poco dopo ribatte “In realtà c’è la Spagna”.
N. afferma che lì, dove il nostro sguardo incontra l’orizzonte, c’è una grande cascata. R. e E. concordano, mentre sembrano rivolgere l’attenzione altrove, dove alberga la memoria del mito.
La piccola E., a bassa voce, ci regala una bella immagine che ci apre il cuore:
“Al di là del mare ci sono delle isole e lì vivono degli uomini”
Nel descrivere quegli uomini, a suo dire vestiti con abiti antichi, quasi fossero immaginazioni di un’umanità passata, arcaica e primitiva, ci accompagna con dolci parole in un mondo lontano, abitato da un popolo con il quale, se non altro, condividiamo lo stesso mare.