La luce filtra tra gli alberi del parco di San Rossore. Il sole si alza e inizia a scaldare l’aria.
Sulla porta della Sala Gronchi è affisso il programma: il primo Convegno Internazionale dei Nidi Naturali.
L’Italia, la Spagna, l’Inghilterra, la Scozia e la Danimarca si riuniscono per raccontare al mondo un cambiamento che ha avuto inizio e che deve continuare nel mondo dell’educazione.
Non pensavo che tutto questo potesse accadere: settanta persone lentamente prendono posto, l’emozione è tanta, per tutti; prende la parola Danilo Casertano organizzatore dell’evento in qualità di presidente dell’Associazione Manes.
Si inizia.

Qui, oggi, non voglio raccontarvi ogni singolo intervento dei “mostri” educativi che avevamo davanti.
Qui, voglio raccontarvi dell’energia che ogni persona ha mischiato, donato ed urlato silenziosamente in quella sala.
Una sala piena di sogni e speranze che man mano i relatori raccontavano, delineavano un ponte tra sogno e realtà, in un crescendo di aspettative che nemmeno credevamo potessero esistere.
Gli occhi che brillavano, i racconti differenti di bambini e bambine in mezzo alla natura, fotografie documentative che racchiudevano i desideri di ognuno di noi. Quella sensazione di sentirsi accolti nelle parole, sentire parole perdute che riaffioravano con destrezza fino ad arrivare al cuore e risvegliare tutto quello che nella parola Educazione spesso, troppo spesso, si è assopito.
Un convegno che non portava con sè nulla di tutto quello che potesse essere definito retorica, un convegno fatto di persone vere e realtà, un convegno che man mano proseguiva si trasformava in esperienza e che ci ha dato la forza di continuare il cambiamento.

La bio diversità dei relatori ha permesso che competenze e passione coincidessero con una parte di ognuno degli uditori, chiunque finalmente ha potuto trovare un posto nel mondo dell’educazione senza sentirsi diverso, al margine. Finalmente un intero gruppo si è trovato per cercare, costruire e definire nel mondo un nuovo paradigma educativo, non ai margini della realtà ma al centro, come esattamente i nostri bambini finalmente potranno sentirsi.

Un convegno che dà speranza e che non può concludersi qui, ma che deve continuare a esistere in ognuno di voi, raccontandolo, a chiunque si occupi di educazione. Un convegno che non resterà nascosto ma che verrà urlato, perché finalmente siamo usciti allo scoperto perché nessuno, una volta riconosciuta, potrà fermare la voglia ed il bisogno di natura che qualunque bambino ha.